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La pittura di Bernocco si riallaccia con acutezza espressiva alla tradizione del paesaggismo otto e novecentesco in Liguria, rinnovandone in senso attuale le forme, grazie a quella libertà di colore e di segno che la sua prima esperienza “informale”, e l’esempio di illustri maestri, dall’inglese Sutherland all’italiano Mafai, gli consentono. Le opere degli anni novanta segnano la definitiva affermazione del “paesaggismo d’emozione” di questo fine pittore, che attraverso la semplificazione delle forme visibili e la loro immersione nella luce, giunge ad una pittura densa di contenuti emozionali, questa volta in linea con quel “filone ligustico” della poesia moderna che da Ceccardo Roccatagliata Ceccardi giunge a Montale e a Sbarbaro.
Gianfranco Bruno
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Il labirinto
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