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BIOGRAFIA

Nino Bernocco nasce il 4 dicembre 1948 a Genova dove tutt’ora risiede e lavora. Fin dall’infanzia manifesta un’attitudine alla pittura che, dietro l’incoraggiamento della nonna materna e dal suo parroco Don Riccardo Ciglic, porta avanti col preciso scopo di “diventare pittore”.
Nel 1968 tiene la sua prima personale a Genova suscitando l’interesse della critica locale. Tullio Cicciarelli, Anna Maria Secondino e Gigli Molinari scrivono le prime recensioni. Nel 1969 interrompe gli studi presso l’Istituto Chimico di Genova per iscriversi all’Accademia Ligustica di Belle Arti, che frequenterà fino al 1975 sotto la direzione di Gianfranco Bruno. Dal 1971 approfondisce gli studi sul pittore Graham Sutherland, rimanendone affascinato: i lavori esposti nella personale di Palazzo Doria del 1974 pienamente dimostrano questo particolare interesse. Sempre nei primi anni settanta è presente a varie manifestazioni all’estero, a Atene, Madrid, Salisburgo e Vienna. Nel 1976, a seguito di un viaggio in Grecia, esegue una serie di lavori ispirati al mare Egeo. Verso la fine degli anni settanta la sua pittura diventa più materica, e il paesaggio ligure, con le sue rocce e i suoi ulivi, motivo di ispirazione per i successivi lavori, che daranno l’avvio al periodo post-informale naturalistico. Nel 1984 viene segnalato, da Germano Beringheli, Mauro Bocci e Franco Sborgi, per la mostra Aspetti della giovane pittura a Genova che ha luogo ad Odessa in occasione del gemellaggio Genova-Odessa. Nel 1984-85 viene inserito nell’annuario Comanducci, nel volume Segnali di Felice Ballero, nonché nel decimo volume Arte Italiana Contemporanea, ed. La Ginestra, Firenze. Nel 1986 il Presidente delle Repubblica Giuseppe Cossiga gli conferisce l’onoreficenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, per meriti artistici. Dal 1988 al 1990, a seguito dei lunghi soggiorni a Chamois, esegue molti pastelli dedicati alla località montana, cercando di riappropriarsi dell’immagine “figurativa”, accantonata per circa vent’anni. Sono queste le prime esperienze in tal senso dopo anni di informale.
Nel 1988-89 viene segnalato da Nalda Mura nel catalogo Arte Moderna Italiana, n. 24, Giorgio Mondadori ed. Nel 1990, con una serie di oli dedicati al disgelo a Chamois, chiude definitivamente il periodo informale, per ritornare ad esprimersi attraverso l’immagine. Nel 1991 è presente nel Dizionario degli artisti liguri, curato da Germano Beringheli. Gli Amici di Albaro, nel 1992, gli dedicano una serata, presentata da Nalda Mura e Germano Beringheli. Dopo aver frequentato per vari mesi l’Ospedale Psichiatrico di Quarto, con l’intento di studiarne le vecchie strutture, esegue un’ottantina di opere, poi esposte presso le gallerie Il Punto di Genova e Cristina Busi di Chiavari, sotto il titolo L’altra Quarto.

 

Nel 1994 Giancarlo Ossola e Marina De Stasio presentano la mostra Naturalismo urbano, composta da dipinti eseguiti quasi tutti dal vero nelle periferie di Sampierdarena e Valpolcevera. A seguito di un viaggio nelle isole Eolie, avvenuto nel 1994, la sua tavolozza si schiarisce, e la materia pittorica diventa più fluida lasciando predominare “la luce”. Nasce così, tra il 1994 e il 1995, la mostra Il mare tra le case, dedicata al centro storico di Genova. Nel 1996 l’Accademia Balbo di Bordighera gli dedica la mostra Tre città - una città, dove vengono esposte opere estrapolate dai cicli L’altra Quarto, Naturalismo urbano e Il mare tra le case. Sempre nello stesso anno viene invitato al concorso “Rubaldo Merello” a San Fruttuoso di Camogli, dove vince il primo premio col quadro Baracche a San Fruttuoso. Nel 1998 viene pubblicato un libretto dal titolo Demolizioni, con la presentazione e una poesia in esergo di Domenico Camera. Nello stesso anno, in occasione della mostra al Centro Civico Buranello, esce il catalogo La luce del silenzio, con presentazione di Marina De Stasio, Sandro Ricaldone, una lettera di Germano Beringheli e un apporto di Franco Musso. Nel 1999 viene pubblicato il libretto Disgelo, con una poesia di Adriano Sansa ed uno scritto di Giovanni Meriana. L’anno successivo esce la piccola monografia Scorci, con presentazione di Cesare Viazzi e una poesia di Vito Elio Petrucci. Nel 2004 viene invitato alla rassegna d’arte contemporanea “Nicolò Barabino” presso il Centro Civico Buranello di Genova. Nel maggio 2006, con i patrocini della Provincia di Genova, dell’Autorità Portuale di Genova, dei Lions Club di Genova ed il sostegno della Silomar S.p.A. ordina nella Sala delle Compere di Palazzo San Giorgio a Genova la Personale “Opere dal 1984 al 1999” con presentazione a catalogo di Gianfranco Bruno. Nell’estate del 2006, dopo un soggiorno in Bretagna esegue un ciclo di opere ispirate alla costa e all’entroterra bretone, esposte nel 2007 all’Artefiera di Genova, ottenendo un notevole successo di pubblico. Sempre nel 2007 presso il Centro civico Buranello di Sampierdarena ordina la mostra Naturalismo urbano - Sampierdarena e dintorni con un testo di Marina De Stasio del settembre 1994. Nel febbraio del 2008, presenta presso Arte Genova la personale La stagione informale con opere dal 1973 al 1991.
Ancora nel febbraio 2008, presso il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce a Genova, presenta la monografia “La stagione informale”, con introduzione critica di Luciano Caprile e interventi critici al dibattito di: Sandra Solimano, Germano Beringheli, Gianfranco Bruno, Sandro Ricaldone e Luciano Caprile. In tale occasione espone le opere più significative, donandone al museo due particolarmente importanti, che rimarranno esposte in permanenza. Nello stesso anno un suo dipinto “Il giardino degli ulivi” entra a far parte della collezione nel Museo d’Arte Moderna di Genova - Nervi. Nel 2009 Paolo Levi e Valerio Grimaldi lo includono tra i venti pittori italiani nel volume - Paesaggi “Le stanze della memoria” edito da Giorgio Mondadori. Sempre nel 2009 Giorgio Di Genova lo include nel volume Storia dell’Arte Italiana del ‘900 - Generazione anni Quaranta, tomo II, edizioni Bora. Da novembre 2009 a gennaio 2010 espone su invito all’Università Bocconi di Milano, presentato da Valerio Grimaldi. Nel Marzo 2010 su invito del Comune di Deiva espone nella Torre Saracena una quarantina di Opere dedicate alla cittadina balneare con presentazione in catalogo di Gianfranco Bruno. Sempre nel 2010 il Sindaco di Deiva Marina, Ettore Berni, gli consegna le chiavi della città. Dal 2009 è presente nei “Cataloghi dell’Arte Moderna”, Editoriale Giorgio Mondadori, n° 46 e 47 e, nel 2012, viene inserito nuovamente nel n° 48, scelto dalla Commissione Scientifica composta da Daniela Brignone, Giovanni Faccenda, Mario Guderzo, Lea Matarella e Paolo Levi.

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Dipingere non è un'operazione estetica: è una forma di magia intesa a compiere un'opera di mediazione fra questo mondo estraneo ed ostile e noi. Pablo Picasso, in Françoise Gilot e Carlton Lake, Vita con Picasso, 1964